DopoNoiChi. La seconda edizione a San Bellino con le scuole ed il saluto di Cristina D'Avena. Premiate con iPad tre scuole della provincia.
Frizzante seconda edizione dell'evento DopoNoiChi, dedicato alle buone pratiche di inclusione professionale e sociale per le disabilità psico fisiche, che ha avuto luogo a San Bellino presso la bellissima Biblioteca comunale nella mattinata dello scorso giovedì 5 maggio. Novità 2016 è stato anche il concorso per le scuole dal titolo "Io al posto di...", che ha visto premiate quattro scuole della provincia di Rovigo, tre delle quali si sono portate a casa il ricco bottino offerto dagli sponsor dell'organizzazione: un nuovissimo iPadMini. L'ambìto device informatico è stato assegnato dalla giuria di esperti formata dalla prof.ssa Vigna, Dirigente Scolastico I.C. 2 Rovigo, dalla dott.ssa Capucci, referente Ufficio Interventi Educativi UAT Rovigo, e dalla prof.ssa Quaiotti, ideatrice del convegno e del concorso.
Una mattinata scandita dal benvenuto musicale offerto dai ragazzi e docenti di musica della Scuola Media di Castelgugliemo coordinata dalla prof.ssa Livia Casetta, che ha deliziato tutti gli intervenuti in una formazione bandistica moderna ed avvincente composta dai flauti traverso, chitarre, basso elettrico e batteria con ovvio pianoforte al comando.

Importanti le parole dei temi sviluppati da tutti i ragazzi partecipanti in merito al tema del contest, che ha visto l'io protagonista al posto di una persona disabile; capire cosa si prova ad essere "disabili" è importante per conoscere se stessi, ma soprattutto per sapersi rapportare correttamente con tutti gli altri. Grande entusiasmo anche da parte del Provveditore, dott. Bergamo che ha premiato i ragazzi uno ad uno, congratulandosi con tutti per il bellissimo momento di riflessione, emozioni e consapevolezza.
Ecco qui i vincitori della prima edizione del contest scuole "Io al posto di..."; Beatrice Mantovani dell'IIS ITA "Munerati" di Rovigo, con l'opera scritta "Il Sorriso di Anna", Arianna Tomanin dell'IPSIA "Bellini" di Trecenta(Rovigo) con l'opera scritta "Prati Verdi", la classe I° A della Scuola Secondaria di Primo Grado "Virgilio" di Costa (Rovigo) con il video "Diario di Francesco".
Tutte le opere premiate sono consultabili entro qualche giorno sul sito ufficiale del contest, www.doponoichi.it.
Una lezione di successo per tutti questi ragazzi, che si è protratta nel pomeriggio nell'edizione del convegno "DopoNoiChi, buone pratiche di inclusione, cercasi", che si è tenuto presso l'aula magna del CUR di Rovigo.
Notevoli tra gli altri, gli interventi ed aggiornamenti in tema da parte della dott.ssa DiLuca dell'Università degli Studi di Padova; di grande effetto anche l'intervento specifico dell'Università di Ferrara che ha aggiunto anche un reportage ad intervista doppia, con Maria ed Anna, che hanno così simpaticamente riassunto il loro percorso di aiuto reciproco e condivisione nella disabilità durante il corso di questo anno accademico.
Finale esplosivo con gli interventi della dott.ssa AnnaMaria Soldera, ex campionessa di scherma para-olimpica ed attualmente responsabile della biblioteca presso UniPd, che ha esordito in questo modo davvero frizzante: "...vediamo chi riesce a venire qui avanti senza alzarsi dalla sedia...?!...ah allora gli handicap siete voi...", con ovvio applauso della platea. Intervento davvero molto forte e non privo di critiche verso il sistema attuale, che è tutto da riformulare sia dal punto di vista della capacità di accettazione del disabile anche se solo parziale, sia in merito alle possibilità occupazionali attuali e future. Dello stesso tenore l'intervento del dott. Jacopo Segato, Psicoterapeuta tetraplegico su sedia a rotelle, che nonostante la grande dialettica ed indiscussa conoscenza della propria materia, ha riscontrato le notevoli difficoltà per avere una occasione professionale per il futuro.
Davvero una giornata intensissima di emozioni e di contenuti che non hanno fatto mancare momenti di consapevolezza dell'impotenza anche da parte di tutti i cosiddetti normodotati, nei confronti di queste disabilità che a volte bloccano ogni certezza quotidiana. Crediamo tutti di essere immuni da certe problematiche, crediamo anche di essere tutti uguali, ma in fondo ci rendiamo conto che non lo siamo affatto. Anzi spesso sono i nostri stessi pensieri di presunta normalità a renderci del tutto disabili ed indifferenti nei confronti di queste persone che hanno fatto della loro problematica un punto di forza, che nessuno di noi sarebbe in grado di eguagliare.
Il futuro delle disabilità alla fine sta nell'abilità di tutti quelli che sono in grado di renderlo davvero realizzabile, senza troppe chiacchiere, ma con sano pragmatismo.
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