Alle fiere di settore, il made in Italy è fasullo? Rdress, un esempio italo-svizzero di vero artigianato. Si ricomincia da qui.

Rdress Top&Short in seta 100% Dal servizio di Striscia la Notizia datato 15 gennaio sul made in Italy fasullo, fino agli store nei centri commerciali, oramai ci siamo quasi abituati a vedere il cartello "made in Italy", disatteso poi dalle etichette di provenienza che svelano inequivocabilmente la matrice di quegli abiti che vorremmo comprare; Korea, PRC, Poland, Taiwan, Turkey, ecco qui i paesi che nel 95% dei casi sono indicati sulle etichette. Ma allora dov'è finito il made in Italy? Stiamo parlando di marchi blasonati il più delle volte super pubblicizzati e mega-riveriti, ad intendere che non ci sono alternative. E invece ci sono eccome! Il brand italo-svizzero Rdress , ad esempio, ha creato un progetto che si basa sul ritorno alla sartoria classica degli anni d'oro con una variante inusuale e geniale: l'opera d'arte originale inclusa nel tessuto. Il progetto Rdress nasce nel 2013 dall'idea di una artista pittrice Veneta e si espande oltr...